IL TRADING CON LA DF



GUADAGNARE SUI MERCATI

Premessa

Non è vero che i mercati sono imprevedibili. Lo diventano se si guarda solo una parte dei motivi che determinano i movimenti. Ad esempio chi fa solo analisi tecnica, senza integrarla con altri strumenti, sta semplicemente guardando un grafico, che ovviamente non può prevedere nulla del movimento futuro, salvo il fatto che molti operatori guardano la stessa cosa nello stesso momento e agiscono di conseguenza. Chi fa investimenti guardando solo l'analisi tecnica non potrà mai battere stabilmente, nei tempi lunghi, il mercato, né avere un rendimento ottimale del proprio portafoglio, e nemmeno una corretta gestione del rischio. Viceversa se si fa un'analisi efficiente del valore, del prezzo, del rapporto valore-prezzo, e dei motivi che possono modificare il valore, ci si mette nelle condizioni migliori di analisi e operative. Lo stesso discorso, con sfumature diverse, vale per il trading.
Esistono tecniche di analisi economica e fondamentale che offrono una certa precisione nell'analisi delle modificazioni del quadro economico-finanziario e nell'analisi previsiva del valore dei singoli titoli e dunque dei movimenti dei prezzi dei vari strumenti, indici e titoli azionari. A tutto ciò ho aggiunto un contributo personale di nuove scoperte, teorie, modelli e metodi concepiti e assemblati con il fine di arrivare ad un approccio scientifico all'analisi e all'operatività su ogni orizzonte temporale, dal trading, all'investimento e dunque alla gestione.
Per l'investimento e la gestione ho lavorato sulle tecniche di costruzione del portafoglio azionario coperto con approccio absolute return, metodo che rappresenta il punto d'arrivo più raffinato nella ricerca del rendimento maggiore in condizioni di elevato controllo del rischio. I risultati operativi ottenuti finora con la clientela istituzionale sono stati molto positivi, sempre superiori ai target indicati nel paragrafo "Obiettivi".
Per il trading ho creato il metodo di analisi e di trading con la DF (distribuzione dei flussi).



INVESTIMENTO


TECNICHE di INVESTIMENTO

Obiettivi

L'obiettivo che cerchiamo di raggiungere è una performance stabile, con bassa volatilità dei risultati, in ogni condizione di mercato. Con mercati ribassisti l'obiettivo è una performance annua uguale o superiore al 4%. Con mercati rialzisti l'obiettivo è una performance annua uguale o superiore al 50% della performance del mercato azionario di riferimento nel medesimo periodo. La priorità è il controllo del rischio, della volatilità e della stabilità di performance. I mercati di riferimento sono gli indici azionari Usa ed europei, con valutazione di occasioni nei mercati Forex e commodities. Posizioni in bond rappresentano parcheggi di liquidità.

Strategia di investimento

Dal punto di vista degli investimenti ho implementato un nuovo approccio absolute return di costruzione del portafoglio. Un'efficiente copertura del rischio si può ottenere con la costruzione di un portafoglio azionario correttamente coperto da futures con approccio absolute return, modalità long-short. Nessun'altra strategia è altrettanto efficace nel controllo, gestione e abbattimento del rischio. L'esposizione al mercato avviene assumendo posizioni azionarie opportunamente scelte, coperte da futures (short) sugli indici di cui fanno parte i titoli acquistati. In questo caso il rendimento del portafoglio deriva dalla sovraperformance dei titoli azionari rispetto alla copertura. A questo va aggiunta una seconda ulteriore extraperformance generata dalla gestione dinamica della copertura, a seconda della fase di mercato, sempre però operando con orizzonti temporali almeno settimanali.

Fasi nella costruzione e manutenzione del portafoglio

Un accurato studio del quadro economico-finanziario consente di elaborare l'ipotesi principale di scenario che prevede, argomenta e conferma (o non conferma) il trend principale di medio e lungo termine dei mercati azionari. Essa è la base di ogni attività di investimento, perché da qui derivano tutte le scelte successive, a cominciare da quelle sulla copertura.
Dall'ipotesi principale di scenario si passa alla costruzione del portafoglio, che è diversa a seconda di uno scenario rialzista o ribassista. Si parte dalla scelta dei settori. In un quadro positivo privilegiamo i settori ciclici e più growth sensitive, che beneficiano di più del miglioramento dello scenario (settori bancario, tecnologia, media, auto e industriali, assicurativo e finanziario in genere, grande distribuzione). In un quadro negativo privilegiamo i settori difensivi, che risentono meno del peggioramento dello scenario (settore farmaceutico, alimentare, utility e beni di consumo per soddisfare bisogni primari, beni di extra-lusso).
Scelto il peso dei singoli settori all'interno del portafoglio, si passa a fare lo stock picking, ovvero la scelta dei singoli titoli. Vengono scelti titoli dei settori coerenti con l'ipotesi principale di scenario. Vengono presi in esame solo titoli con redditività crescente e sostenibile, elevata visibilità degli utili, capitalizzazione non inferiore a 1 miliardo di dollari, poiché una società più piccola risulta troppo vulnerabile rispetto ad eventuali shock sistemici, settoriali, aziendali e/o geopolitici. I titoli devono anche essere esenti o legati ad un settore esente da possibili shock interni.
Scelto un paniere di titoli che hanno i requisiti per essere acquistabili si passa alla costruzione del portafoglio, che deve essere non solo performante e composto da buoni titoli, ma anche equilibrato, per stabilizzare la volatilità e migliorare il controllo del rischio.
Costruito il portafoglio si implementa la copertura. In una ipotesi principale di scenario rialzista essa deve rimanere tra 40 e 60%; in una ipotesi ribassista può variare tra 100 e 130%. Con mercati al rialzo la copertura genera una perdita inferiore al guadagno del portafoglio titoli; con mercati al ribasso la copertura genera un guadagno superiore alla perdita del portafoglio titoli.
Le modificazioni di medio termine del quadro economico possono determinare una modificazione temporanea della copertura, ma sarebbe bene toccarla il meno possibile.
Operando correttamente in ognuna delle fasi descritte, il saldo nel medio-lungo termine è sempre e comunque positivo.



TRADING


ANALISI PRELIMINARE AL TRADING

Teoria della DF

L'approccio al trading proposto nella Scuola si basa su vari aspetti diversi, perlopiù compresi nel Quadrato dell'analisi. Il ruolo principale è svolto dalla DF, metodo analitico-operativo derivante dalla teoria della distribuzione dei flussi, che individua la direzione dei flussi rilevanti, quelli che "fanno" il mercato, nel loro spostamento ininterrotto, in ogni istante, dalle attività di rischio a quelle risk-free e viceversa.

In condizioni positive, percepite come positive o in miglioramento dello scenario, i flussi rilevanti si spostano verso le attività di rischio, cercando il maggiore rendimento offerto in questa fase dalle azioni, le valute e gli altri asset growth sensitive:

condizione risk-on ==> salgono i mercati azionari

In condizioni negative, percepite come negative o in peggioramento dello scenario, i flussi si spostano verso le attività risk free, cercando rifugio dalla discesa dei prezzi degli asset di rischio nei bond risk free, nelle valute e negli altri asset difensivi o meno growth sensitive:

condizione risk-off ==> scendono i mercati azionari

Queste due condizioni danno forma alla maggior parte dei casi del mercato. Ci sono poi altre due condizioni che riguardano la parte rimanente dei casi. Analizzando la DF senza correttivi, queste due fasi danno forma a casi di inefficienza del modello.

A volte i flussi rilevanti escono indiscriminatamente da tutti i segmenti delle due asset class coinvolte nell'analisi della DF. Sono momenti di paura e di vendita non selettiva di tutti gli asset.

condizione sell-off ==> scendono tutte le asset class

Altre volte i flussi rilevanti entrano indiscriminatamente su tutti i segmenti delle due asset class coinvolte nell'analisi della DF. Sono momenti che in genere coincidono con fasi di ricopertura di posizioni short sorprese da situazioni di veloce e notevole ottimismo, e dunque di acquisto non selettivo di tutti gli asset. Spesso questa condizione segue una fase di sell-off.

condizione buy-all ==> salgono tutte le asset class

Queste due condizioni sono scoperte della mia ultima fase di ricerca, soprattutto a seguito di una generale tendenza alla minore efficienza delle normali correlazioni in questa fase storica. Verranno definite nella scuola e successivamente nei miei prossimi scritti. Si identificano incrociando l'analisi dei flussi con l'analisi economica, lo studio grafico del movimento e l'analisi delle fasi precedenti. In questi casi (per ora) non è possibile nessun tipo di previsione direzionale e si consiglia di non operare.


PERCORSO DI ANALISI PRELIMINARE ALL'OPERATIVITA'

Anche dal punto di vista del trading, il quadrato dell'analisi funziona come metodo a più chiavi di conferma.
Lo studio previsionale della direzione inizia dall'analisi economica. Si parte dall'ipotesi principale e ipotesi secondaria di scenario e dalla conseguente idea di trend sui vari orizzonti temporali. Si applica poi l'analisi economica anche al brevissimo termine e all'intraday, individuando se in questo orizzonte temporale (secondo la percezione degli operatori) il sistema tende a crescere o decrescere, e dunque come, in teoria, dovrebbero muoversi i prezzi. L'analisi economica si occupa dell'impatto di dati macroeconomici, trimestrali delle aziende o eventi congiunturali sullo scenario generale (economico, politico o geopolitico) e dunque sui prezzi nel loro sviluppo (anche) intraday.

In seconda battuta passiamo alla DF e ci focalizziamo su cosa sta effettivamente succedendo nei mercati dal punto di vista distributivo, cioè come si stanno effettivamente muovendo i flussi: in altri termini cerchiamo il trend profondo. La DF è misurata dall'indicatore DF e ci permette di vedere i movimenti sotterranei del mercato, il trend profondo, quello che effettivamente condizionerà il movimento successivo dei prezzi. In questo modo facciamo un'analisi scientifica dei mercati azionari, basata su elementi completamente nuovi. C'è poi una serie di elementi ulteriori e marginali di conferma, che rafforzano e confermano (o non confermano) l'idea del trend profondo.

A questo punto si mette a confronto l'aspettativa della teoria, secondo l'analisi economica, con ciò che sta succedendo in pratica (in base allo studio della DF). Se c'è coerenza tra le due indicazioni il segnale risulta molto affidabile. Se viceversa non c'è coerenza la DF tende a prevalere, ma in questo caso vengono meno le condizioni ottimali per operare con elevate probabilità a favore.


OPERATIVITÀ

Per costruire un'operazione di trading è necessario innanzitutto capire la direzione con la DF, l'intensità e la forza del movimento atteso, in certi casi anche la sua durata. La DF dovrebbe essere preferibilmente confermata dall'analisi economica. Bisogna poi osservare il grafico del prezzo e applicare l'analisi tecnica, non per prevedere la direzione successiva ma per identificare i livelli di entrata e di uscita.
Il livello di entrata, così come quelli di uscita, emergono da un reticolo dinamico di supporti e resistenze desunti dall'analisi tecnica. Per quanto riguarda i livelli di uscita il target è distinto in due diverse tipologie: il primo target non modificabile e il secondo target. Nelle operazioni in guadagno, soprattutto se eseguite con più posizioni, la maggior parte si chiude al primo target: per le rimanenti, una tecnica molto efficiente e profittevole presuppone l'utilizzo del trailing stop. Uno studio approfondito va fatto in merito alla scelta del livello ottimale di stop loss.

Perché le operazioni siano monetariamente adeguate a chi le esegue, è necessario costruirle rispettando le regole del money management, che ognuno deve darsi prima di iniziare stabilmente ad operare.

Per poter essere equilibrati e stabili nel rispetto disciplinato del metodo e di tutto quanto detto finora, bisogna conoscere sé stessi, le regole della psicologia, soprattutto di alcuni nuovi filoni di studio funzionali al trading, e saperle adattare a sé stessi.

I mercati sono irregolari, difficili, spesso manipolati, per cui le certezze assolute non esistono: le perdite sono inevitabili e le attese di profitto devono essere moderate e realistiche. Ma operando secondo uno schema efficiente di analisi e di trading, integrato da un buon money management, i risultati saranno positivi con una probabilità elevata.
Le tecniche di investimento e costruzione del portafoglio efficiente, così come le tecniche di analisi e di trading con la DF, sono insegnati nella Scuola.